Legge 9 gennaio 2019 n°3 e ISO 37001

La legge 9 gennaio 2019, n°3

La Legge 9 gennaio 2019, n°3 è stata approvata in via definitiva il 18.12.2018 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16.01.19.
Questa legge incide profondamente ed in vari aspetti sul tema della corruzione e della sua prevenzione confermando l’importanza del sistema anticorruzione a norma ISO 37001.

Le novità della Legge 9 gennaio 2019, n°3

Diverse le novità introdotte dalla Legge 9 gennaio 2019, n°3, che è detta “spazzacorrotti” proprio perché ha l’ambizione di ottenere una drastica riduzione del fenomeno attraverso l’inasprimento delle pene ed il potenziamento dei mezzi d’indagine.
Tra le principali novità, citiamo le seguenti:

  • aumentano le pene per i reati di corruzioneper l’esercizio della funzione e di appropriazione indebita
  • è stato istituito il cosiddetto “Daspo a vita”, ovvero il divieto perpetuo a contrattare con la Pubblica Amministrazione e l’interdizione dai pubblici uffici in caso di condanna superiore a 2 anni di reclusione
  • si prevede la sospensione del corso della prescrizione dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado (questo provvedimento entrerà in vigore dal 1° gennaio 2020)
  • è inoltre modificata la norma sulla decorrenza della prescrizione con riferimento al reato continuato
  • si estende la pratica delle operazioni di polizia sotto copertura al contrasto di alcuni reati contro la Pubblica Amministrazione
  • nelle indagini per reati contro la Pubblica Amministrazione è sempre consentito l’utilizzo delle intercettazioni, anche mediante dispositivi elettronici portatili.

Legge 9 gennaio 2019, n°3 e D.Lgs. 231/2001

La legge ha introdotto diverse novità anche nel D.Lgs.231, con la necessità pertanto di adeguare i Modelli Organizzativi:

  • è stato introdotto il reato di cui all’art. 346 bis c.p.Traffico di influenze illecite” con sanzioni pecuniarie fino a 200 quote
  • in relazione ai reati di corruzione, le sanzioni interdittive di cui all’art. 9 del D.Lgs. 231 si applicano ora da un minimo di 4 anni ad un massimo di 7 anni, nel caso di reati commessi da soggetti apicali, da un minimo di 2 anni ad un massimo di 4 anni, nel caso di reati commessi da soggetti sottoposti alla loro vigilanza e controllo
  • la corruzione tra privati (art 2635 c.c.) e l’istigazione alla corruzione tra privati (art. 2635 bis c.c.) divengono procedibili d’ufficio e non più solo su querela di parte.

La corruzione tra privati

È forse l’ultima, a parere di chi scrive, la novità più rilevante per le imprese, ancor più dell’inasprimento delle sanzioni interdittive.
Fino a che la corruzione tra privati è rimasta procedibile solo su querela, è stata una fattispecie quasi sconosciuta nelle aule dei Tribunali, benché pratiche commerciali borderline che sconfinano nella corruzione tra privati (art.2635 c.c.) siano assai diffuse.
Il fatto che sia divenuta procedibile d’ufficio eleva enormemente il rischio ed occorre che le imprese corrano ai ripari, per prevenire situazioni nelle quali le usuali pratiche commerciali possano sconfinare nella corruzione.

ISO 37001 come risposta alla Legge 9 gennaio 2019, n°3

Se è vero che le imprese, a tutela della propria immagine ma anche del proprio patrimonio, devono prevenire con tutte le forze fenomeni di corruzione, sia attiva che passiva, un sistema di gestione secondo la ISO 37001 è efficace nella lotta alla corruzione non attraverso la repressione, come fa la Legge 9 gennaio 2019, n°3, ma attraverso la prevenzione e la diffusione di una nuova cultura.
Un’adeguata segregazione delle responsabilità, un sistema di controllo più efficace, maggiore circolazione delle informazioni e condivisione delle decisioni, prima ancora di essere requisiti della ISO 37001 sono best practice per una corretta gestione aziendale.
Ed una corretta gestione aziendale tramite un sistema di controllo ben impostato è efficace a prevenire non solo la corruzione, ma anche le frodi aziendali, le infedeltà patrimoniali e gli errori in buona fede.

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